Stefan - Antonio Verri
Stefan guarda, strabuzza...
Stefan ancora ricerca la pista
sprofonda nei vuoti o in accortissimi piani
sa sbavare, smarrirsi, tumettare
in molti sogni, simulacri tenui,
sottili eccessi,
ritorni, escrescenze d'aria
o sa
di esistere, nascosto e rancoroso
in un gelido sbuffo d'aria
nei poco allegri languori degli anni di piena
guaffo ragazzo, cresciuto coi lecci
nello stupore del caprifico fecondo
che gonfia promesse di godimenti
ingrassa paure, attese, rimpianti...
[ Stefan siamo noi!... e quanto la poesia ci dice di un territorio?
dell'esserci in un territorio, farlo con la presenza, con l'inquietudine e la pace dello sguardo... quanto la poesia può?]
Stefan ancora ricerca la pista
sprofonda nei vuoti o in accortissimi piani
sa sbavare, smarrirsi, tumettare
in molti sogni, simulacri tenui,
sottili eccessi,
ritorni, escrescenze d'aria
o sa
di esistere, nascosto e rancoroso
in un gelido sbuffo d'aria
nei poco allegri languori degli anni di piena
guaffo ragazzo, cresciuto coi lecci
nello stupore del caprifico fecondo
che gonfia promesse di godimenti
ingrassa paure, attese, rimpianti...
[ Stefan siamo noi!... e quanto la poesia ci dice di un territorio?
dell'esserci in un territorio, farlo con la presenza, con l'inquietudine e la pace dello sguardo... quanto la poesia può?]
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